martedì 28 agosto 2012

Notti d’estate a Castel Sant’Angelo.

Fino al 9 settembre Castel Sant’Angelo apre le sue porte ai visitatori per consentire loro una suggestiva visita serale. Oltre al consueto percorso all’interno del monumento, è possibile, infatti, usufruire di visite guidate gratuite , scoprire spazi solitamente  chiusi al pubblico, quali il Passetto di Borgo, le Prigioni storiche e la Stufetta di Clemente VII, ed assistere a  numerosi concerti di musica classica, lirica, pop e jazz nel Cortile della Balestra.

Edificato  tra il 123 e il 139 d.C. per volere dell’imperatore Adriano come sepolcro per se stesso e per la sua famiglia, nel corso dei secoli l’edificio ha subito numerose trasformazioni divenendo prima un avamposto fortificato, poi un terribile carcere, una dimora ed una prigione rinascimentale ed infine un museo. 
Il fascino del Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo risiede proprio in questa  continua scoperta di ambienti diversi: sotterranei, logge, scale e cortili in un intrico che costituisce la storia dell’edificio e che ne testimonia le innumerevoli metamorfosi.






Superato il portone di ingresso, si accede al dromos (la nicchia al suo interno conteneva il colosso di Adriano) e si percorre prima la rampa elicoidale (concepita per essere percorsa dal corteo funebre che doveva accompagnare l'imperatore nel suo ultimo viaggio) e poi quella diametrale che attraversa la Sala delle Urne ritenuto il luogo in cui furono deposte le spoglie dell’imperatore Adriano.
Si giunge, quindi, al Cortile D’Onore detto anche dell’Angelo per la presenza della statua marmorea dell’Arcangelo Gabriele che rifodera la spada scolpita nel 1544 da Raffaello da Montelupo. Questa era collocata sulla sommità del Castello (con lo scopo di ricordare la visione che ebbe Gregorio Magno di un angelo apparso sull’alto della mole e che annunciava la fine della pestilenza che infieriva su Roma) e vi rimase fino al 1752 quando fu sostituita dall’attuale statua in bronzo opera di Peter Anton Verschaffelt.

Statua di San Michele Arcangelo    
Rampa elicoidale




















Nel Cortile del Pozzo troviamo gli accessi alle prigioni  storiche e alla Stufetta di Clemente VII. Scendendo nelle segrete si incontra un ambiente  definito “parlatoio” (non lasciatevi ingannare dal nome, era in realtà il luogo adibito alle torture) cui segue un angusto corridoio sul quale affacciano le celle per entrare nelle quali sarete costretti anche voi, come i prigionieri, all’inchino: è questo il motivo per cui le aperture sono così basse!
Le celle furono usate come prigioni dal Rinascimento sino all’Ottocento e tra i personaggi più famosi che furono qui segregati  possiamo ricordare  lo stesso Papa Alessandro III Farnese, l’umanista Pomponio Leto, Benvenuto Cellini, Giordano Bruno, il conte di Cagliostro.

Le prigioni storiche
Le oliare























Contigui a questi ambienti, troviamo due ampi locali: le oliare che custodiscono, inglobate in muri di cemento novecenteschi,  84 giare in terracotta di epoca medievale. Queste venivano comodamente riempite dall’alto attraverso le aperture presenti sulla volta a cui corrispondono tombini in travertino sul pavimento del cortile.

Stufetta di Clemente VII
Sempre dal cortile del Pozzo, si può accedere alla sala da bagno dei pontefici: la Stufetta di Clemente VII, così chiamata perché fornita di un sofisticato impianto di riscaldamento realizzato ad imitazione delle terme romane. La Stufetta, di ridottissime dimensioni (260 x 150 cm), fu decorata da Giovanni da Udine con stucchi e affreschi raffiguranti, tra motivi a grottesche con putti, delfini, cigni ed elementi vegetali, scene mitologiche allusive al tema dell’acqua.

Vi risparmio la descrizione delle splendide sale  (Paolina, del Perseo e di Amore e Psiche) decorate da Perin del Vaga per non dilungarmi troppo ma vi consiglio assolutamente l’entrata!

Dal Bastione San Marco, si accede al Passetto di Borgo, un lungo e suggestivo camminamento di circa 800 metri che collega il Castello ai Palazzi Vaticani, ricavato al di sopra delle mura leonine. Il camminamento fu realizzato per volere di Niccolò III Orsini alla fine del XIII secolo per garantire la sicurezza del papa durante i trasferimenti dalla residenza vaticana alla fortezza.
Sotto i pontificati di Bonifacio IX Tomacelli (1389-1404) e Alessandro VI Borgia (1492-1503), il Passetto venne rialzato: al di sopra fu realizzato un nuovo camminamento di ronda, merlato, mentre alla quota precedente fu ricavato un passaggio interno al muro.
Il passetto divenne strategico in occasione del Sacco di Roma del 1527, quando  permise al Papa Clemente VII di sfuggire alle violenze dei Lanzichenecchi.


Passetto di Borgo
Passetto di Borgo


Godetevi, infine, il panorama sulla terrazza, uno degli affacci più belli sulla città: le luci delle sere d'estate la rendono ancora più spettacolare!




Di seguito il link in cui trovare tutte le informazioni sugli orari della manifestazione, i biglietti (vi consiglio di prenotare telefonicamente la visita guidata gratuita al fine di evitare attese) e il programma dei concerti: http://www.nottiacastelsantangelo.it/#