domenica 31 gennaio 2016

La gemella oltralpe

Lo scorso 30 gennaio è ricorso il sessantesimo anniversario del gemellaggio tra Roma e Parigi, un accordo speciale e del tutto straordinario che prevede un rapporto di corrispondenza biunivoca tra le due: l’una è l’unica “gemella” dell’altra in quanto, citando il testo, 

“Solo Roma è degna di Parigi, solo Parigi è degna di Roma”.






Durante il weekend i rispettivi municipi e alcuni dei monumenti più rappresentativi delle due capitali sono stati vestiti a festa… con i colori dell’altra!


Qui a Parigi ho avuto il gran piacere di vedere l’Hotel de Ville tricolore mentre nella piazza antistante venivano proiettati due film di Ettore Scola: Splendor e Che ora è? in lingua originale con sottotitoli in francese, mentre uno speciale food truck italiano vendeva piatti nostrani agli spettatori, ai passanti curiosi (e ce n’erano!) e agli italiani felici di sfidare il freddo per sentirsi un po’ più a casa.











Anche la grande ruota panoramica di Place de la Concorde si è colorata a festa, trasmettendo immagini delle due città e un messaggio celebrativo, infine la Tour Montparnasse, che in genere è palcoscenico di un gioco di luci e colori, l’altra sera era verde e rossa.








Un po’ invidio chi sabato sera ha potuto vedere i palazzi gemelli del campidoglio illuminarsi delle due bandiere simili e chi invece lungo il Tevere ha ammirato la nuova illuminazione a led da Ponte Palatino a Ponte Sant’Angelo (quest’ultimo in blu, bianco e rosso per l’occasione), ma spero di rifarmi nei prossimi anni, augurandomi che ci saranno altre evocazioni annuali, almeno simboliche, ancora più sentite e magari più pubblicizzate.

Alessandra Florio







sabato 9 gennaio 2016

All'Ara Pacis in mostra le notti parigine di Toulouse-Lautrec

Il Museo dell'Ara Pacis dedica una mostra a Toulouse-Lautrec ritrattista della Belle Epoque.Affetto da nanismo l'artista non ebbe difficoltà ad inserirsi nel mondo libero e bohèmien della Montmartre di fine '800, le cui notti, furono un'inesauribile fonte di ispirazione per le sue opere.

                                                    
                                                      "Non esiste che la figura, il paesaggio è nulla"


             


Jane Avril
Edmee Lescot
Con queste parole l'artista testimonia la predilezione per la rappresentazione della figura umana.
Al Moulin Rouge o a teatro Toulouse-Lautrec ritrae con particolare attenzione le performance delle ballerine o la gestualità e la mimica degli attori tragici e comici riuscendo a congelare sulla carta i momenti salienti
Non solo la scena, l'artista amava fermarsi ad osservare anche gli spettatori; ritraendo i frequentatori più assidui ed eccentrici che aspettavano nel foyer o sui palchi l'inizio dello spettacolo, si trasformava, da semplice spettatore, in appassionato cronista.

               
Spettatori

Madame Caron in Faust
Visitando le sale dell'Ara Pacis ci sembrerà di essere anche noi spettatori di quelle esibizioni; tra i personaggi ritratti troveremo il cabarettista Aristide Brunt, Jane Avril, la più celebre ballerina del Moulin Rouge, Edmee Lescot, la Clownessa, e poi ancora la danzatrice e cantante Marcelle Lender, protagonista di numerose opere presenti in mostra e Madame Caron di cui Toulouse-Lautrec riesce a cogliere la drammaticità espressiva mentre è intenta a recitare il Faust. Una sezione della mostra è dedicata alle Maison Closes dove Lautrec trascorse numerose settimane.
Lì amava osservare le ragazze per ore e ritrarle mentre riposavano, si truccavano o amoreggiavano; la disinibita facilità con cui queste donne svolgevano il proprio lavoro e la naturalezza con cui si rapportavano ai propri corpi le rendevano modelle ideali.



Maison Closes
Proseguendo lungo il percorso troveremo delle opere che raccontano la vita privata dell’artista: la passione per le corse dei cavalli a Longchamp, le gite quotidiane al Bois de Boulogne e l’amore per una sconosciuta a bordo di una nave. L'ultima sezione è dedicata invece a illustrazioni di libri e copertine che Lautrec crea negli ultimi anni di attività solamente su richiesta dei suoi amici tra questi, la Copertina per L'Etoile rouge del 1898.