venerdì 28 ottobre 2016

Il Vittoriano celebra Hopper

 Le Quai des Grands Augustins
Il Vittoriano di Roma dedica una mostra all'artista statunitense Edward Hopper.
L’esposizione si apre con un intenso autoritratto del pittore che, voltandosi verso l’osservatore, sembra darci il benvenuto e condurci alla scoperta delle sue opere.
Light at Two Lights
Nei dipinti del periodo francese raffiguranti le vie parigine lungo la Senna, i bistrot e i teatri, così come nelle opere in cui rappresenta i ponti newyorkesi e le campagne americane con i fari e le case isolate in mezzo al nulla, si scorge sempre un senso di silenzio e solitudine. 


Anche quando il pittore ritrae figure umane come in Soir blue o Second Story Sunlight il silenzio e l’incomunicabilità sono i veri protagonisti della scena; i personaggi non si guardano, si ignorano, sono vicini fisicamente ma ognuno appare silenziosamente chiuso nel proprio microcosmo. 

 Soir blue

Summer interior
South Carolina Morning
Hopper sembra rappresentare attimi di storie di cui lo spettatore/voyeur può solo immaginare il finale, ciò si può notare in New York Interior e Summer Interior, le opere più degassiane dell’artista americano,  e in South Carolina Morning.




Una sezione della mostra è poi dedicata al cinema; Hitchcock  con il voyerismo di Finestra sul cortile, Antonioni con le atmosfere rarefatte dei suoi film e Dario Argento che in Profondo rosso ricostruisce il bar di Nighthawks sono solo i registi più famosi che si ispirano all’arte hopperiana.

             Profondo Rosso e Nightawks




Anche noi spettatori possiamo provare l'emozione di essere i protagonisti di un dipinto di Hopper, la mostra infatti si chiude con una riproduzione di Second Story Sunlight in cui possiamo “entrare” e prendere il posto di una delle protagoniste.
L'esposizione chiuderà il 12 febbraio.











lunedì 24 ottobre 2016

Alla Acid Drop si celebra Frida Kahlo

“Ho avuto due grandi incidenti nella mia vita il primo, quando un tram mi travolse, l’altro fu Diego.”

“ La mia notte mi soffoca per la tua mancanza. La mia notte palpita d'amore, quello che cerco di arginare ma che palpita nella penombra, in ogni mia fibra. La mia notte vorrebbe chiamarti ma non ha voce. Eppure vorrebbe chiamarti e trovarti e stringersi a te per un attimo e dimenticare questo tempo che massacra.”

“Niente è paragonabile alle tue mani né niente è uguale all'oro-verde dei tuoi occhi. Il mio corpo si riempie di te per giorni e giorni. Sei lo specchio della notte. La luce violetta del lampo. L'umidità della terra. L’incavo delle tue ascelle è il mio rifugio.”

“Ti meriti un amore che ti faccia sentire sicura, in grado di mangiarsi il mondo
quando cammina accanto a te,che senta che i tuoi abbracci sono perfetti per la sua pelle.”


“Piedi a che mi servono se ho le ali per volare?”

“Spero che l'uscita sia gloriosa e spero di non tornare mai più!”



A far rivivere Frida Kahlo attraverso le appassionate parole del suo diario e delle sue più intime lettere intrise di dolore e di solitudine, ma anche di coraggio, di voglia di vivere e d'amore è l'attrice Alessandra Mosca Amapola.
L'idea dell'Amapola di creare un evento completamente dedicato all'artista messicana ha trovato il consenso di Ileana Ottini, Eleonora Zaccagnino e Damiano De Andrè, proprietari della Galleria Acid Drop a Trastevere; da questa collaborazione è nata la Frida Kahlo night.
Arrivando in galleria la musica di sottofondo ci conduce già verso il Messico la terra in cui Frida è nata e in cui ha vissuto gran parte della sua vita; ad essere esposte in mostra sono opere d'arte, oggetti di design, gioielli e indumenti realizzati da artisti romani e ispirati alla pittrice. L'evento è poi proseguito con la commovente lettura dei passi più significativi del diario di Frida da parte di Alessandra Mosca Amapola accompagnata dalla cantante Agnese Urbani e dal chitarrista Daniele Vilella.
A rendere la serata ancora più particolare è stato il pubblico che, invitato a dare una propria personale interpretazione della Kahlo, si è divertito a realizzare i più originali, colorati e floreali travestimenti.
La Frida Kahlo night sarà replicata alla Acid Drop lunedì 24 ottobre alle 19:30, la mostra invece sarà visibile per un mese.



lunedì 17 ottobre 2016

La realtà aumentata: il futuro è qui


Che i monumenti romani e greci non fossero del marmoreo colore con cui li vediamo oggi è ormai risaputo, quel che è meno semplice da immaginare è di che colore effettivamente fossero, come apparissero nel loro originario contesto, come fossero vissuti dal popolo e se avessero una funzione sociale o meno.


Per quanto riguarda l’Ara Pacis, a queste ed altre domande risponderà l’iniziativa “L’Ara com’eRA”, in programma da ottobre 2016 e per i prossimi 3 anni, a tutti gli effetti una nuova voce dell’offerta culturale serale romana, con una cadenza che per il primo anno rispetterà i seguenti orari:


dal 14 ottobre al 17 dicembre: venerdì e  sabato dalle 20 alle 24 (ultimo ingresso ore 23)
dal 23 dicembre all’8 gennaio: tutte le sere dalle 20 alle 24 (ultimo ingresso ore 23)
dal 13 gennaio al 15 aprile: venerdì  e  sabato dalle 20 alle 24 (ultimo ingresso ore 23)
dal 21 aprile al 30 ottobre: tutte le sere dalle 20 alle 24 (ultimo ingresso ore 23)
Giorni di chiusura: 1 gennaio, 1 maggio, 24, 25, 31 dicembre


La tecnologia al servizio della divulgazione: degli speciali occhiali contenenti uno smartphone permettono di vedere (ed ascoltare in 5 lingue) dei brevi filmati su diversi aspetti dell’Ara Pacis, tra cui il plastico del Campo Marzio settentrionale, la storia della famiglia dell’imperatore Augusto, i riti augurali per cui è stato costruito, la ricostruzione dei fregi laterali e frontali.





A noi è sembrata una bella iniziativa, della quale approfittare almeno una volta per riscoprire e vedere sotto una luce diversa questo meraviglioso monumento.

Alessandra Florio