In occasione del bimillenario della morte dell’imperatore Augusto, è
allestita, fino al 7 settembre 2014, un’interessante mostra nelle sale
espositive dell’Ara Pacis, maestoso
monumento voluto proprio da Augusto per celebrare il lungo periodo di pace
raggiunto durante gli anni del suo impero.
Ho visitato le 12 sezioni della mostra, ognuna delle quali propone un
tema o un’epoca storica in cui è evidenziato il lascito ideologico e morale di
Augusto nel corso dei secoli, dall’antica Roma sino al Novecento, attraverso
l’esempio di grandi personaggi come Costantino, Federico II, Carlo V,
Napoleone, rappresentati in dipinti, sculture, incisioni, monete e mosaici.
Il Garofalo, Apparizione
della Vergine
ad Augusto e
alla Sibilla (1544)
|
Molto particolare, nella quarta sezione, Dall’Ara Pacis all’Ara Coeli, è un dipinto del Garofalo, Visione di Augusto, proveniente dai
Musei Vaticani. In questo dipinto è rappresentato il momento in cui, secondo
una leggenda, la Madonna sarebbe apparsa ad Augusto (l’imperatore non era
cristiano) nel luogo indicatogli dalla Sibilla Tiburtina che coinciderebbe con
quello dove oggi sorge la chiesa dell’Ara Coeli sul Campidoglio.
Il capolavoro della mostra, che vi consiglio di non perdere, è un
dipinto di Rubens, Il ritrovamento di Romolo e Remo del 1612, che
rappresenta l’episodio della lupa che allatta i due gemelli, tratto dall’Eneide
di Virgilio. Molto particolare è la presenza nel dipinto di un piccolo picchio:
l’uccellino offre a Romolo tre ciliegie, simbolo della Passione di Cristo; tale
gesto si ricollega ai committenti del dipinto, i re di Spagna Alberto e
Isabella, e quindi celebra la pax hispanica tra cattolici e protestanti,
raggiunta proprio in quegli anni della prima metà del Seicento.
Mi è piaciuto molto anche un dipinto esposto nella decima sezione,
dedicata all’Arcadia: Erminia tra i pastori di Giovanni Lanfranco, che
rappresenta un episodio tratto dalla Gerusalemme
Liberata di Tasso, nel quale l’eroina si toglie l’elmo, mostra ai pastori i
suoi capelli biondi e presso di loro troverà la pace a lungo cercata.
Rubens, Il ritrovamento di Romolo e Remo (1612) |
Il percorso della mostra si conclude con un’interessante serie di
fotografie che documentano gli scavi archeologici effettuati a Roma a partire
dagli anni Trenta del secolo scorso, con il ritrovamento dei resti dell’Ara
Pacis ed i lavori per la sua ricostruzione.
La mostra è visitabile da martedì a domenica, dalle ore 9.00 alle
19.00 (ultimo ingresso alle 18,00) ed il biglietto di ingresso costa 12 euro.
Non è necessaria la prenotazione.
Maggiori informazioni sul sito ufficiale.
Valeria Puccio
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