Particolare
Statuetta del “Re del Cielo” in ceramica dipinta Dinastia Tang (618 - 907 d.C) |
Le opere esposte raccontano lo
sviluppo della civiltà cinese, che nasce e si estende nella Pianura Centrale, considerata al tempo
il Centro del Mondo dell’impero Han, in
un periodo storico politicamente turbolento ma al contempo florido. L’arte
diviene specchio del disegno e dell’ambizione imperiale; ne sono un esempio i
rinvenimenti archeologici in cui si celebra la vita oltre la morte: statuette
in terracotta, porcellane, stele e ritratti funerari ritrovati all'interno
delle tombe di funzionari o ufficiali imperiali. Ma ancora complessi modellini
di abitazioni, pozzi, mulini, granai e porcili deposti nelle sepolture
dell’alta società a simboleggiare una ricchezza ed espansione delle proprietà
tale da necessitare di fortificazioni murarie e torri di guardia. Numerose e
curiose le miniature di porcili; il maiale era un forte simbolo di ricchezza,
tanto da essere consumato solo in occasioni speciali o durante feste religiose.
Veste in giada cucita con filo d’oro Dinastia Han Occidentali (202 a.C. – 25 d.C.) |
In mostra anche un prestigioso
reperto legato al tema dell’immortalità dell’anima: la veste di giada di Liang
Xiaowang, un abito di dimensioni umane realizzato con oltre 2.000 tessere di
varia dimensione e differenti spessori cucite con centinaia di metri di filo
d’oro, a simboleggiare l’elevata posizione sociale ricoperta dal committente.
Si pensava, infatti, che la giada avesse il potere di preservare il corpo del
defunto dal decadimento consentendo la sopravvivenza dell’anima.
Torre
di avvistamento a quattro piani
smaltata verde (edificio funerario)
Dinastia Han (202 a.C. - 220 d.C.)
|
Altra stirpe che segnò ed
influenzò fortemente la cultura cinese è la dinastia Tang (581 – 907); le si
deve la fine di contese durate secoli ed un’armonia sociale e politica che
rimasero sconosciute per lungo tempo. Durante la dinastia Tang ebbe inizio
l’età dell’oro in cui la Cina divenne centro culturale dell’Asia Orientale sino
a raggiungere il Mediterraneo: attraverso la Via della Seta non viaggiavano
solo prestigiose merci, ma anche saperi e credenze religiose. Questa
commistione di culture portò in Cina il buddhismo. La ricchezza del periodo è
percepibile dagli oggetti in mostra: utensili in oro e argento che richiamano nelle
decorazioni motivi propri della cultura occidentale quali piante d’acanto,
pampini e fiori. Il fermento commerciale portò anche l’incursione di stranieri
nel paese, i cosiddetti “barbari”, che influenzarono la vita quotidiana
indigena introducendo nuovi costumi ed usanze esotiche. Ne sono una tangibile
testimonianza alcune statuette dell’epoca che rappresentano individui con
tratti somatici non orientali, vesti a doppio petto strette in vita ed alti
stivali.
Stele
scolpita di Gao Hailiang
Dinastia Qi Settentrionali,
10° anno periodo
Tianbao (559 d.C.)
|
Una mostra che non vuole essere
soltanto ordinaria vetrina per reperti antichi ma soprattutto stimolante
excursus sui tratti sconosciuti di una cultura, quella cinese, che si affaccia sul
Mediterraneo con la sua ricchezza di storie e tradizioni, frutto di uno scenario
culturale determinato da intensi scambi con altre civiltà, compreso l'Impero
Romano; un piccolo passo verso l’integrazione e la cooperazione culturale.
Ilenia Maria Melis
Tesori della Cina
Imperiale
Martedì/domenica
10.00 - 19.00
Chiuso lunedì
La biglietteria chiude alle 18.00
tel. +39 06 6780131 http://www.tesoridellacinaimperiale.it/
Chiuso lunedì
La biglietteria chiude alle 18.00
tel. +39 06 6780131 http://www.tesoridellacinaimperiale.it/
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