Il primo dicembre è stato presentato, all'interno della
chiesa dei SS. Luca e Martina, il volume La
cupola dei SS: Luca e Martina di Pietro da Cortona – Aperti per restauri,
della collana Aperti per restauri, a cura di Pio Baldi e Pier Luigi Porzio, Gangemi Editore. Il volume
ripercorre, anche grazie all'ausilio di un ricco apparato fotografico, le intense
fasi di restauro della cupola.
Aperti per
restauri è l’interessante
iniziativa portata avanti dall'Accademia
di San Luca affinché i cantieri possano essere frequentati durante i lavori
di restauro delle opere, non solo per trasparenza, ma anche per conoscenza e
condivisione con il grande pubblico della fatica, del lavoro che si nasconde
dietro i ponteggi, così da poter sensibilizzare il comune senso civico nei
confronti dell’arte. La chiesa non doveva essere chiusa durante le operazioni
di restauro; si è quindi utilizzato un ponteggio acrobatico sospeso sotto la
cupola con quattro piloni che lo sorreggevano senza costituire ingombro per la
fruizione degli ambienti. Il restauro della splendida cupola dei SS. Luca e Martina di Pietro da Cortona è
stato possibile grazie al finanziamento di ARCUS
Spa.
La chiesa dei SS. Luca e Martina risulta poco conosciuta
da romani e turisti; le motivazioni nascoste dietro a questo inspiegabile oblio
hanno spinto gli studiosi ad inseguire la curiosità e ricercare la storia
urbanistica della chiesa. L’edificio era ubicato nella zona frequentata del Campo
Vaccino; con l’apertura di via dei Fori Imperiali il traffico ed il flusso umano
furono deviati relegando la chiesa in un retro cortile. Le trasformazioni urbanistiche
hanno fatto sì che la chiesa divenisse invisibile e subisse una sorta di damnatio imaginis.
Facciata chiesa SS. Luca e Martina La facciata prima del 1932 |
La cupola, prima del restauro,
era coperta da una patina di colore grigio ed azzurro, aggiunta successiva
propria del mutamento di gusti nel tempo (restauro Settecentesco realizzato per
mano di Carlo Buratti). Il caldo color travertino cortoniano sottostante è
stato portato alla luce grazie ad un complesso processo di restauro tramite la
rimozione dello strato che lo copriva, restituendo nuova vita alla cupola
voluta e realizzata da Pietro da Cortona. Un colore che richiamava il
travertino romano, simulato nelle parti alte, con uno stucco che ne imitava la
colorazione. Anche le colonne a tutto tondo hanno sicuramente il colore del
finto travertino. La tinta calda della cupola aveva una luce che sfumava
schiarendosi verso l'alto sino al lanternino che biancheggiava luminoso: acme
della luce dato dal colore.
L’area absidale dopo gli interventi del 2007-2009 |
La patina di colore è stata tolta strappando strati di
velatino imbibito in una soluzione. Il colore originale non è una tinta ma una colla brodata, usata anche da Borromini,
spesso impiegata per gli esterni al fine di dare la sensazione di un tempio
realizzato in pietra. Il colore caldo del travertino è stato riproposto da
Pietro da Cortona anche per l'interno. Alla morte dell'artista il progetto fu
portato avanti dai suoi allievi che misero in atto la sua volontà. I disegni e
la modalità di realizzazione risalgono sicuramente a Pietro da Cortona.
Cupola dopo gli interventi di restauro del 2014-2015, con le tonalità calde delle decorazioni in stucco, tipiche della fase cortonesca |
È vitale dare a questa chiesa, opera più cara
dell'artista, l'originaria luce che consente di muovere le forme barocche e
riacquisire la propria identità. Il cantiere è ancora aperto: tutta la chiesa
conserva sotto i colori la cromaticità voluta da Pietro da Cortona. Inoltre, con
gli ultimi scavi, avvenuti durante il Giubileo, la chiesa esce fuori
decontestualizzata dall'area in cui era stata pensata. I restauri successivi
alla costruzione hanno modificato la visione della struttura poiché realizzati
in periodi con differenti visioni e gusti. Ogni lascito della storia è prezioso
ma andrebbe selezionato ciò che non permette una corretta comprensione; la
ricostruzione dovrebbe avere la meglio sulla conservazione del tutto nel
rispetto della storia.
Ilenia Maria Melis
La cupola dei SS. Luca e Martina di
Pietro da Cortona. Aperti
per restauri
Autore: Pio
Baldi, Pier Luigi Porzio (a cura di)
Saggi di : Pio Baldi, Pier Luigi Porzio, Fabrizio Pompozzi, Roberto Bordin
Collana: Architettura, Urbanistica, Ambiente
Anno di edizione: 2015
Info: http://Sottolacupola
Saggi di : Pio Baldi, Pier Luigi Porzio, Fabrizio Pompozzi, Roberto Bordin
Collana: Architettura, Urbanistica, Ambiente
Anno di edizione: 2015
Info: http://Sottolacupola
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