Già un piccolo
gioiello all'interno del panorama museale romano, adesso un indirizzo
imperdibile per chiunque voglia scoprire o approfondire pezzi di
storia e ritratti di vita di questa città.
Percorriamolo
insieme: che si acceda da Corso Vittorio Emanuele o da piazza Navona
ci si ritrova nell'ampio cortile centrale, la nostra visita inizia
visitando le 3 piccole sale museali gratuite del centro di documentazione, piccole ma
preziose, mentre in precedenza ospitavano delle installazioni
temporanee, adesso ospitano un allestimento sulla storia di piazza
Navona nel tempo.
Il maestoso scalone
d'onore a multipla altezza riccamente decorato e voltato ci porta ai
piani primo, che continua ad accogliere mostre di grande interesse e
pregio, e secondo, inoltre, a disposizione dei visitatori con diverse
possibilità motorie, c'è un ampio ascensore che porta fino al terzo
e ultimo livello.
Arriviamo alle
principali novità: le sale museali sono state rinnovate e ripensate
secondo il filo conduttore “l'arte ti rispecchia”, il corso della
visita è organizzato in modo non più cronologico ma tematico,
l'offerta della collezione permanente è stata ampliata fino ad
occupare il terzo piano, finora chiuso al pubblico.
Un gioco di specchi
e riflessi accoglie il visitatore, l'arte si riflette nei vetri delle
finestre e dei pannelli esplicativi e il visitatore si rivede
anch'esso come parte integrante del contesto, tra magnifici quadri,
arazzi e sculture, osservando con maggiore attenzione la meraviglia
che lo circonda e l'opera d'arte di cui fa parte.
Il percorso è
un'occasione per imparare o ricordare qualcosa sui luoghi perduti o
trasformati di questa città e sulle tradizioni popolari che fino al
secolo scorso animavano le feste e lo scorrere dei mesi, giochi e
usanze di cui ora rimane forse un vago ricordo ma che sono parte di
un prezioso bagaglio storico folkloristico da conservare e
tramandare.
Il racconto storico
adesso arriva fino ai giorni nostri e alla costruzione di Roma come
la vediamo noi, con via dei Fori e via della Conciliazione, con i
muraglioni dei lungotevere e piazza Venezia come una grande
rotatoria. I supporti sono diversi e validi, dai pannelli esplicativi
ai monitor interattivi fonti di immagini, a dei video dell'Istituto
Luce, ai reperti trovati durante i vari scavi e demolizioni fino a
plastici storici o di ricostruzione.
Dopo qualche ora di
puro arricchimento culturale e un ultimo suggestivo affaccio su
piazza Navona e i tetti del centro fino al Cupolone, uscendo dal
museo il visitatore guarderà la propria città con occhio più
consapevole e, se possibile, più innamorato.
Alessandra Florio
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