Tanto è bella,
luminosa e variegata la Roma “in superficie”, tanto è nascosta, misteriosa e
sorprendente la Roma sotterranea. Oltre alle catacombe e ai mitrei che quasi
ogni chiesa possiede nelle proprie viscere, c’è un’altra città sotto quella che
vediamo ogni giorno!
Stamattina ho visitato per la prima volta l’Insula del Vicus
Caprarius, in via del Puttarello 25. Si tratta di un complesso edilizio di epoca neroniana (55-68 d.C.) ritrovato
grazie ai lavori di ristrutturazione del Cinema Trevi, inizialmente insula, poi
domus signorile, infine vano del serbatorio idrico dell’acquedotto vergine,
quello che alimenta la fontana di Trevi! Si scende a -8m e si percorrono
dall’alto gli ambienti emersi, sono visibili i reperti ritrovati (cocci, anfore
stucchi), e si comprende l’appellativo di “Città dell’acqua” guardando il rivo
sgorgare da un muro, scorrere per un breve tratto e sparire di nuovo nelle
viscere del sottosuolo.
Un altro gioiellino
nascosto è la Crypta Balbi, in via delle Botteghe Oscure, dove si può
passeggiare tra i resti del teatro di Balbo e di ciò che nel tempo vi è stato
costruito sopra. Una bella testimonianza della Roma antica e medievale e di una
continuità temporale raramente visibili in altri luoghi, viste le poche
testimonianze medievali rimaste.
Un’altra curiosità, che
pochi conoscono, è l’Excubitorium della VII Coorte dei Vigiles a Trastevere,
vicino piazza Sonnino. Si tratta della più antica caserma dei vigili del fuoco
pervenutaci, l’alzato è ancora intatto e nascosto a -10m sotto il livello
stradale. Purtroppo non è attualmente visitabile perché l’incuria ha fatto sì
che venisse dichiarato inagibile e, benché ci si stia provando, la strada della
musealizzazione è ancora lunga…
Alessandra Florio
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