Ha preso il via oggi, 24 settembre, la mostra “Le
chiavi di Roma – La città di Augusto” nello spazio museale dei Mercati di
Traiano. Si tratta dell’ultimo dei numerosi eventi organizzati per le
celebrazioni del bimillenario augusteo (ricorrono quest’anno i 2000 anni dalla
morte dell’Imperatore) e non si poteva immaginare chiusura migliore.
La mostra è stata concepita su quattro sedi: Amterdam, Sarajevo,
Alessandria D’Egitto e Roma, la coordinazione tra questi quattro importanti
centri museali europei è stata possibile grazie al lavoro congiunto di più di
50 ricercatori e studiosi europei che sono riusciti a rendere accessibili i
reperti più preziosi di ogni museo grazie ad un tanto faticoso quanto
gratificante lavoro di digitalizzazione fotogrammetrica 3d.
La “chiave di Roma” esiste davvero e si tratta di un reperto
ritrovato e conservato a Sarajevo. Il filo conduttore che lega le varie sezioni
di questa mostra è il reperimento di questa chiave: dopo aver scoperto i luoghi
della Roma augustea sui tavoli touch screen e aver parlato con i busti parlanti
di Livia e Agrippa, si arriva nell’ultima sala completamente occupata da uno
schermo che attraverso un sensore rileva la posizione e i gesti del “giocatore”
il quale può così esplorare una villa
romana e trovare i vari oggetti in mostra, tra cui, ovviamente, anche la
chiave!
Le meraviglie tecnologiche non finiscono qui! Sarà possibile
scoprire i colori di un’originale decorazione marmorea semplicemente
utilizzando le dita, che diventeranno una “torcia rivelatrice” se passata su un
sensore, un effetto straordinario, provare per credere!
In più una finestra virtuale si attiverà tramite tablet e
ricostruirà l’intero gruppo scultoreo di Marte e Venere attraverso lo studio di
un solo frammento! Inoltre un dispositivo olografico per manipolare gli oggetti
del gioco finale, un totem con schermo digitale darà accesso alle collezioni di
tutti e 4 i musei della rete; un’applicazione smartphone consentirà di avere le
chiavi di Roma sempre con sé e una pen drive usb è in vendita con tutto il
materiale disponibile e anche di più!
La tecnologia quindi svolge un ruolo importante nella
mostra, dove però i protagonisti rimangono i reperti archeologici che vengono valorizzati
e mostrati per come erano 2000 anni fa. I meravigliosi mercati traianei sono lo
scenario ideale per tutto questo e, con l’occasione, sono stati restaurati e
aperti gli spazi altrimenti chiusi delle celle di via Biberatica e della
piccola esedra.
Spero di aver trasmesso almeno un briciolo del mio
entusiasmo e della meraviglia che ho provato accedendo a spazi nascosti del foro di Traiano, scoprendo il colore originario di una decorazione
marmorea, analizzando una mappa dei luoghi celati della Roma augustea, osservando
reperti conservati in altri luoghi del mondo ed ora ne so molto di più sulla
mia città!
Alessandra Florio
La mostra sarà visitabile fino al 10.5.2015, maggiori informazioni qui.
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