Sabato scorso, 13 Settembre, ho
trascorso una piacevole serata nell’antico quartiere ebraico, dove, anche
quest’anno, è stata organizzata la Notte della Cabbalà, evento di apertura alla
attuale settima edizione del Festival Internazionale di Letteratura e Cultura
Ebraica.
Tra le numerose ed interessanti
iniziative non ho mancato di visitare il Museo Ebraico, dove iscrizioni, arredi
sacri e paramenti descrivono la millenaria storia della più antica comunità
ebraica, difatti, impiantata a Roma sin dal II secolo.
Da lì successivamente sono
entrata nel Tempio Maggiore, che, realizzato nel 1904, è la prima sinagoga
monumentale costruita a Roma: possiede una pianta quadrata e non circolare che
è invece tipica delle sinagoghe, mentre sono riconoscibili quali elementi caratteristici
l’aron – ovvero il mobile sacro entro il quale sono conservati i rotoli della
Torah – la menorah – ovvero il candelabro a sette bracci - e il matroneo, luogo
dal quale le donne possono seguire il rito dello Shabbat.
L'aron che conserva la Torah |
Matroneo |
Ho terminato la passeggiata fuori dal
Tempio, dove, accanto al Portico d’Ottavia, musicisti e cantanti hanno catturato i
passanti da un palcoscenico, mentre tutto il quartiere era animato da eventi di
arte, cucina e libri.
Alla Notte della Cabbalà seguiranno altre interessantissime giornate ricche di eventi, molti dei quali
si svolgeranno, fino al 17 settembre al Palazzo della Cultura.
L’intero programma è consultabile
qui.
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