La mostra si apre con l'autoritratto dell'artista che, con lo sguardo sicuro di
sé, sembra volerci invitare a conoscere l'alta borghesia del suo tempo che egli
tanto amò ritrarre. Visitando le sale del Chiostro, infatti, ci troviamo di
fronte a donne elegantissime che sfoggiano abiti e accessori alla moda come Mademoiselle
L. L. che, nonostante l'espressione un pò annoiata, é ritratta in un
ambiente raffinato e indossa un bellissimo vestito di satin nero e una
deliziosa giacca rossa decorata da piccoli pon pon.
Anche un dipinto che sembra mostrare la religiosità delle donne diventa per Tissot
un modo per esaltare l'eleganza ottocentesca; Il Confessionale, infatti,
mostra una donna che ha appena confessato i suoi peccati, ma lo spettatore non
può far altro che essere incantato dall'eleganza del suo bel soprabito di
velluto, all'estrema sinistra del dipinto é visibile un modaiolo mantello
scozzese che suggerisce l'arrivo di un'altra donna che chiede perdono per i
propri peccati.
Trasferitosi a Londra l'artista non potrà esimersi dal ritrarre costumi e amori
dell'Inghilterra vittoriana. In opere quali il Ponte del Calcutta e La
figlia del capitano il pittore ci mostra come le donne ritratte tra
rouches, ventagli e cappellini alla moda siano oggetto delle attenzioni, spesso
poco nobili, degli uomini che le circondano.
La figlia del capitano |
La dama con l'ombrello |
Un'opera molto interessante é anche La Straniera, qui l'artista, oltre alla
consueta eleganza della mise della viaggiatrice che
avanza sotto lo sguardo bramoso degli uomini, vuole porre l'attenzione verso la
nuova conquista delle donne che girano liberamente il mondo da sole. L'opera
più bella é indubbiamente La dama con l'ombrello, la donna, amata dall'artista,
é fasciata da uno stretto abito nero ravvivato da un fiore rosso; qui Tissot
rivela la sua passione per il Giappone sia per la presenza dell'ombrellino da sole che per il formato verticale dell'opera.
Tissot omaggia i suoi colleghi con il dipinto Le mogli degli artisti; gli
artisti, tra cui si riconosce Rodin, pranzano insieme alle mogli in occasione
dell'inaugurazione del Salon parigino. I tavoli apparecchiati in primo piano
all'altezza dello spettatore e la donna che si gira per guardarci ci fanno
sentire parte di quella festa. A chiudere la mostra é La più bella donna di
Parigi; Madame Derline é ritratta al centro del dipinto e, con il suo vestito
dall'ampio décolleté, impreziosito da pizzi raffinati, é desiderata dal nugolo
di uomini che la circonda. Qui l'artista sembra voler dimostrare che mentre la
bellezza é effimera la concupiscenza degli uomini é eterna.
La più bella donna di Parigi |
Lungo il percorso della mostra un'istallazione multimediale di Fabien Iliou
da agli spettatori l'illusione di trovarsi nel foyer di un teatro a discutere
sul tema della bellezza. Sontuosi abiti ottocenteschi attaccati a specchi
daranno la possibilità, alle donne e alle bambine che visitano la mostra, di
essere protagoniste di un quadro di Tissot.
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