La mostra è
allestita all’interno della Sala dei Corazzieri, lungo le cui quattro pareti
scorre la Storia
di Giuseppe il patriarca ebreo, narrata in venti arazzi e agevolmente spiegata
in piccoli totem attraverso la citazione dei relativi passi biblici.
Questa preziosa
testimonianza di arte e artigianato del cinquecento fiorentino, è a suo tempo
realizzata per esaudire il desiderio di autocelebrazione della nobile famiglia di
Cosimo I de Medici, che nelle vicende e vicissitudini dell’eroe biblico riconosce
le proprie.
Vendita di Giuseppe 1549 cartone e disegno Agnolo Bronzino atelier di Jan Rost |
Oggi questi arazzi
sembrano invece meglio raccontare la storia non di un eroe, ma di un uomo, quale
potrebbe essere ognuno di noi, che ha conosciuto e lottato contro sentimenti
quali l’invidia, la passione, la violenza e ha scelto infine il
perdono e l’amore.
La mostra è un'occasione unica ed imperdibile perché vede riuniti per la prima volta dopo 150 anni questi splendidi arazzi, che i Savoia divisero nel 1882 tra Roma e Firenze. L’ingresso è
gratuito e senza bisogno di prenotazione nei giorni feriali da
martedì a sabato dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.30 alle
ore 18.30. Mentre la domenica, in concomitanza e con le disposizioni dell’apertura al pubblico
delle sale di rappresentanza, l'ingresso è dalle ore 8.30 alle ore
12.00.
Giuseppe e la moglie di Putifarre 1546-1547 disegno e cartone di Pontormo atelier di Jan Rost |
Giuseppe perdona i fratelli 1550-1553 cartone e disegno di Agnolo Bronzino atelier di Nicolas Karcher |
Foto: dato il divieto di fotografare, le immagini sono state ricavate dal sito ufficiale
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