lunedì 24 maggio 2021

Metti un pomeriggio al MAXXI... Finalmente!


Sta finalmente tornando alla normalità l'offerta culturale dei musei romani e mai come ora poter andare per mostre e musei, oltre ad appagare la mente e l'intelletto, genera quella piacevole sensazione del rivedere dopo molto tempo una cosa amata.




Il Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo ha rivisto la propria organizzazione offrendo ben otto mostre liberamente visitabili con lo steso biglietto, audioguida inclusa. Dal martedì al venerdì la prenotazione è consigliata ma non necessaria, mentre per accedere sabato e domenica è richiesto l'acquisto del biglietto in anticipo al fine di garantire una sicura e serena fruizione degli spazi museali.

Le mostre al momento visitabili sono:

Aldo RossiL’architetto e le città


SenzamarginePassaggi nell’arte italiana a cavallo del millennio

Una Storia per il FuturoDieci anni di MAXXI

Più grande di meVoci eroiche dalla ex Jugoslavia

Alberto BoattoLo sguardo dal di fuori

Premio Italiano di Architettura e YAP Rome at MAXXI







Se state pensando anche voi la stessa cosa, sì, i primi 10 anni del MAXXI sono volati. Questo museo ha rappresentato una necessaria ventata di contemporaneità nel panorama architettonico e artistico romano e mantiene costante l'attenzione sugli artisti contemporanei e sui temi della storia recente.



La mostra di punta di questa primavera / estate è senza dubbio quella sul grande architetto italiano del dopoguerra Aldo Rossi. L'esposizione ripercorre tutte le principali tappe della sua carriera, dalla laurea ai numerosi concorsi di progettazione, ai riconoscimenti accademici, ai manoscritti, disegni originali, plastici architettonici, libri e quadri.

















Vi segnaliamo infine la possibilità di acquistare dal sito un Legendary Ticket, ovvero un biglietto valido per un ingresso fino al 2121, che può essere una bella idea regalo o un incentivo per tornare a visitare questo museo sempre in evoluzione e in continuo mutamento.


Alessandra Florio


sabato 6 febbraio 2021

A Palazzo Barberini una mostra rende protagonista lo spettatore

Se pensiamo che solo adesso, dopo lunghi periodi di chiusura dei luoghi di cultura a causa della pandemia, i musei tornano ad aprire, almeno in quelle fortunate regioni che hanno riconquistato la zona gialla, questa è davvero  “L’ora dello spettatore”!

“L’ora dello spettatore” in realtà è il titolo di una mostra esposta al Palazzo Barberini di Roma in cui noi spettatori, che spesso stiamo nell’ombra, veniamo esplicitamente chiamati in causa.

Varcata la soglia della prima sala, due grandi specchi ci accolgono e ci rendono subito protagonisti, a celebrare il protagonismo degli spettatori è però Giandomenico Tiepolo. Nel suo piccolo e prezioso dipinto  gli astanti, diversi per pose e abbigliamento,  si affannano tutti ad osservare il “Mondo Nuovo”.

Percorrendo le sale di Palazzo Barberini ci accorgeremo come gli artisti vissuti tra il ‘500 ed il ‘700 hanno adottato espedienti sempre nuovi ed originali per catturare lo sguardo dello spettatore e creare un dialogo tra osservante ed osservato.

Ne è un esempio la "Salomè" di Guido Reni che sembra venirci incontro ed offrirci la testa del Battista su un elegante piatto d’oro o la "Giuditta" di Jhoann Liss; mai immagine è stata più cruenta e raccapricciante, noi siamo lì, davanti a quel corpo accasciato e a quella testa decapitata, Giuditta è davanti a noi, si gira e ci guarda, siamo complici, non abbiamo via di scampo.



Jhoann Liss: Giuditta


E se nella "Buona ventura" di Vouet il giovane credulone è intento a farsi leggere la mano ignaro di quanto stia accadendo, alle sue spalle la vecchietta con un sorriso beffardo e uno sguardo ammiccante sembra chiamarci per renderci complici del furto che sta attuando.

Vouet: La Buona Ventura



Talvolta capita anche di essere di troppo, a rivelarlo è il "Giovane davanti al cavalletto" di Van Oost, il ragazzino si sente spiato, il suo sguardo non incrocia ancora il nostro ma ci fa già sentire come degli intrusi.

Con "Venere, Marte e Amore" il Guercino rappresenta la varietà di reazioni che i personaggi dipinti offrono al riguardante, Marte infatti appare contrariato alla vista di Venere che  volge la sua amorevole attenzione al fortunato spettatore già colpito dal potente dardo di Cupido.

L’immagine più iconica della mostra è però la "Ragazza in cornice" di Rembrandt, la donna ci fissa e, mentre sembra che voglia uscire dal quadro e raggiungerci, appoggia le sue mani sulla finta cornice, ma dove finisce la finta cornice e dove inizia quella reale? E' quasi impossibile stabilirlo, si può dire che la ragazza abbia già invaso il nostro stesso spazio.

L’ultima sezione della mostra non poteva che essere dedicata al voyeurismo, in questa sala la cornice del quadro diventa il buco della serratura da cui il curioso spettatore spia, ma la sensazione di spiare lontano da occhi indiscreti sembra svanire come rivela la "Venere" di Lavinia Fontana che,  incurante del gesto del focoso Marte, si gira e volge il suo sguardo attento proprio verso noi spettatori indiscreti.

Io stessa mi sono lasciata coinvolgere da questo incessante gioco di sguardi e non ho potuto fare a meno di immortalare con uno scatto uno sconosciuto visitatore intento ad ammirare il ritratto di "Giovanni Battistsa Caselli", ma non sono passata inosservata, è proprio a me che Caselli volge il suo sguardo.

Sofonisba Anguissola: Ritratto di Giovanni Battista Caselli




La mostra sarà aperta fino al 28 febbraio 2021.