mercoledì 30 ottobre 2013

Icons&Idols - Mostra multimediale di Marta Czok e Jacek Ludwig Scarso

Inaugura domani, 31 ottobre la mostra "Icons&Idols" presso La Pelanda - MACRO Testaccio, mostra multimediale nata dalla collaborazione tra Marta Czok e Jacek Ludwig Scarso.

Ieri siamo stati invitati ad una visita in anteprima durante la quale abbiamo assistito in diretta all'allestimento della mostra con gli artisti a farci da guida. Un'esperienza davvero interessante!




Lo spazio della Pelanda sarà trasformato richiamando l'interno di una cattedrale per far intraprendere al visitatore un percorso che vuole mettere a confronto sacro e profano in maniera ironica e con umorismo criticando gli idoli della società moderna (e corrotta): le figure ecclesiastiche, i politici, gli economisti, le celebrità divinizzate e gli stessi artisti.
Tutto questo viene affrontato attraverso la fusione di diversi linguaggi artistici: i quadri di Marta Czok, infatti, saranno accompagnati da installazioni di video e suoni create da Jacek Ludwig Scarso.

Ed ora eccovi un'anticipazione due opere:

Tempation

sì,quella tra le mani bramose dei vescovi è proprio un'invitante torta al cioccolato..

The Guardians
The Guardians, un riferimento ironico ai cherubini di Raffaello (video-installazione per la quale Scarso ci ha raccontato di aver scelto una base musicale utilizzata dalle dattilografe negli anni '60 per imparare a scrivere a macchina velocemente).

Un'esposizione ironica e provocatoria ma che nello stesso porterà il visitatore a riflettere su temi importanti della vita.

La mostra sarà inaugurata giovedì 31 ottobre alle ore 18.00 e resterà aperta al pubblico fino al 30 novembre. L'ingresso è libero, non ve la perdete!

Qui l'evento su  facebook.

lunedì 28 ottobre 2013

L'Ateneo di Adriano riaffiorato dagli scavi di Piazza Venezia

Domenica, nel tardo pomeriggio, sono capitata a Piazza Venezia ed ho "riscoperto" gli scavi che si trovano in piazza Madonna di Loreto di fronte all’Altare della Patria. Dico riscoperto perchè mi ero completamente dimenticata fossero lì!  Gli scavi iniziarono nel 2007, proseguirono poi per i lavori intrapresi per la realizzazione della metro C ed ora ovviamente non è possibile conoscerne lo stato nonostante si tratti di un'area archeologica di rilevante importanza storica. Parliamo, infatti,  dell' Ateneo di Adriano, costruito per ospitare poeti, filosofi, letterati e scienziati e risalente al 123 d.C., datazione resa possibile grazie ai laterizi bollati ritrovati all'interno.






La struttura, composta da tre aule rettangolari, era un edificio a due piani in cui autori e retori leggevano pubblicamente recitationes o lezioni di retorica.



Ovviamente, nel corso dei secoli, l'edificio ha subìto diverse modifiche ed è stato adattato a nuovi utilizzi: dopo la spoliazione dei marmi, iniziata intorno al VI secolo, divenne probabilmente sede della  Zecca bizantina di Roma (ipotesi avallata da  tracce di fornaci e lingotti di bronzo), successivamente una necropoli e nel tardo Rinascimento l'ospedale dei Fornari, confraternita devota alla Madonna di Loreto.

In un articolo del Messaggero.it di Dicembre 2012 l’archeologa Rossella Rea, direttrice del Colosseo, auspicava, dopo il restauro del complesso,  la sua valorizzazione e la fruizione pubblica....ma avverrà mai?
L'ultimo articolo trovato in rete che ne parla è de "La Stampa" e risale ad aprile 2014 quando si de denunciava l'annullamento del bando di concorso per una corpertura del sito al fine di renderlo visibile dall'esterno. I motivi? Sconosciuti ovviamente!



Ecco come si presenta il complesso allo stato attuale: