lunedì 30 maggio 2016

Vera fotografia: al Palazzo delle Esposizioni l’Italia di Gianni Berengo Gardin


                        “Il mio interesse vero è stato sempre l’Italia in tutti i suoi aspetti”



Visitando la mostra “Vera fotografia” di Gianni Berengo Gardin al Palazzo delle Esposizioni, lo spettatore avrà la possibilità di scoprire i mille volti dell’Italia dagli anni '50 ai giorni nostri.

I 250 scatti, alcuni inediti e altri famosissimi, che ripercorrono la lunga carriera del fotografo ligure, ritraggono i paesaggi, le città e le piazze vivaci e rumorose. 




                                         


Quelle immagini senza tempo, così “vere”, mai ritoccate, mostrano i bambini che giocano per strada, le feste di paese, i piccoli borghi dove gli anziani chiacchierano seduti sulle sedie di legno poste sugli usci delle porte e le grandi città.











 Alcune foto più intime mostrano gli amanti intenti a scambiarsi effusioni come la splendida immagine dei due ragazzi che si baciano sotto i portici di Piazza san Marco a Venezia.



Da nord a sud Berengo rappresenta anche l’Italia operosa e dedita al lavoro; numerosi sono gli scatti degli operai che lavorano nelle industrie milanesi e dei pescatori impegnati nella mattanza del tonno a Favignana.

Una sezione della mostra è poi dedicata alla vita negli istituti psichiatrici e nei numerosi campi nomadi disseminati in diverse città italiane con cui il fotografo intende dar voce agli ultimi e agli emarginati.


L’esposizione si chiude con le foto delle Grandi Navi realizzate tra il 2013 e il 2014.

C’è tempo fino al 28 agosto per vedere la mostra che celebra il fotografo che forse più di tutti è riuscito a raccontare il nostro tempo e il nostro paese in questi ultimi cinquant’anni.


giovedì 19 maggio 2016

Made in Roma - Marchi di produzione e di possesso nella società antica


Ha aperto lo scorso 13 maggio la mostra "Made in Roma" presso i Mercati di Traiano, esposizione di marchi, loghi, firme e simboli di proprietà ed appartenenza nell'antica Roma.
Non ne conosco il motivo ma dalla descrizione presente sul materiale informativo temevo di trovare, come spesso accade purtroppo, una noiosa rassegna di bolli e marchi dell'antichità. Per fortuna mi sbagliavo di grosso! E' una mostra interessante ed originale ed è stato un vero piacere visitarla.










Si parte con l'esposizione dei bolli laterizi su cui era indicato il nome del fondo e del capo officina che, a dispetto di quello che possiamo pensare, poteva anche essere una donna. 
Le forme cambiano nel tempo ma si fa anche strada il "signiìum", un'immagine simbolica che diviene il marchio distintivo di un produttore (quello che oggi chiamiamo "logo").





Molto interessante la sezione relativa ai marchi dei farmaci che, oltre ad identificarne la tipologia, ne attestavano l'autenticità grazie al nome del medico impresso.






Anche le anfore, utilizzate come contenitori alimentari da trasporto, possedevano oltre al bollo del produttore, graffiti e iscrizioni che fornivano indicazioni sulla provenienza, sulla capacità del recipiente, sulla merce trasportata e sulla data proprio come le  etichette che troviamo noi oggi sulle confezioni dei prodotti.







I marchi non erano utilizzati solo sugli oggetti ma anche sulle persone: i soldati erano tatuati per indicare la legione a cui appartenevano e per prevenire le diserzioni, mentre per gli schiavi erano previsti collari in metallo come segni di proprietà e precauzioni per evitare le fughe, infatti, riportavano una scritta, sul collare stesso o su una medaglietta, con le istruzioni per riportare al padrone lo schiavo fuggito e la promessa di una ricompensa.




Icone, loghi, sigle che identificano un prodotto e che oggi sono indispensabili per la comunicazione ed il riconoscimento di un'azienda (chiamiamola pure "visual identity") provengono in realtà dal mondo antico a dimostrare ancora una volta che noi "moderni" ci siamo inventati ben poco.

La mostra è aperta fino al 20.11.16 presso i Mercati di Traiano.
Tutte le info qui.