giovedì 16 giugno 2016

Il Giardino Ritrovato. Arte, musica e spettacoli a Palazzo Venezia.

Da sx: E. Gabrielli, D. Franceschini,
S. Martone.
Il 15 Giugno 2016 alla presenza di Edith Gabrielli - Direttrice del Polo Museale del Lazio, Dario Franceschini - Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, e Sonia Martone - Direttrice del Museo Nazionale di Palazzo Venezia, si è inaugurata la rassegna Il Giardino Ritrovato. Arte, musica e spettacoli a Palazzo VeneziaDal 20 Giungo al 16 Settembre 2016, il Giardino rinascimentale di Palazzo Venezia accoglierà un calendario di eventi di musica, teatro, danza e conversazioni d’arte, che animeranno le serate dei romani e dei turisti.
Il Giardino nasce nel XV secolo come cortile del Palazzo fatto costruire da Pietro Barbo e riveste un’importanza fondamentale
nella storia dell’architettura rinascimentale perché da questo momento il cortile assume la funzione di separare la zona di rappresentanza del palazzo da quella privata. Diventerà giardino solo nella prima metà del XIX secolo con l’introduzione di siepi di bosso e piante ad alto fusto come la magnolia e la palma.
Il recupero del Giardino rappresenta la prima fase di un più vasto progetto di riassetto museologico e di rilancio turistico dell’intero Palazzo Venezia. Esso è “ritrovato” perché si è provveduto a liberarlo dalle auto ministeriali e a restituirlo finalmente al pubblico, affinché, come ha affermato Sonia Martone, tutti possano godere di scorci poco noti del rinascimento romano in uno storico giardino tra i più interessanti e meno studiati di Roma.
Nelle ore diurne, visitatori e turisti potranno apprezzare il Giardino nella sua funzione di spazio verde e rilassante, dotato di panchine e lampioni, dove poter trascorrere momenti di distensione e distacco dal vicinissimo caos urbano; l’ingresso sarà libero e se prima l’accesso non era possibile o era limitato a un solo ingresso, ora sono stati aperti tutti gli accessi: i due ingressi con portali quattrocenteschi di via del Plebiscito e Piazza San Marco e quello settecentesco di Via degli Astalli. 
Nelle ore notturne, romani e non, potranno godere di un ricco programma di eventi culturali grazie all’installazione nel Giardino di un palcoscenico e di una platea dalla capienza di trecento posti; avranno, inoltre, la possibilità di visitare luoghi poco o per nulla noti di Palazzo Venezia, che – oltre all’orario consueto- rimarrà aperto anche in concomitanza con gli eventi della rassegna.
Il Giardino dunque è luogo di promozione della cultura e la rassegna rappresenta il primo passo per il rilancio di tutti gli Istituti che Palazzo Venezia accoglie, ovvero: il Museo Nazionale di Palazzo Venezia, la Biblioteca di archeologia e storia dell’arte e gli uffici ministeriali del Polo Museale del Lazio.

INFO:
Palazzo Venezia, Via del Plebiscito 118 (Roma).
Orari spettacoli e conversazioni d’arte: ore 21.00.
Nei giorni di spettacolo Palazzo Venezia
sarà visitabile anche dalle 19.00 alle 23.30.
Biglietti: intero 5€, ridotto 2.50€.
Il biglietto del Museo comprende l’ingresso
allo spettacolo fino a esaurimento dei posti disponibili.

                                                   

War, Capitalism & Liberty: la rivoluzione di Banksy a Palazzo Cipolla

“Mi piace pensare di avere il coraggio di far sentire la mia voce in forma anonima in una democrazia occidentale ed esigere quelle cose in cui nessun altro crede come la pace, la giustizia e la libertà”.


Attraverso queste parole di Banksy ci si può avvicinare e comprendere il valore della sua opera.
Al Palazzo Cipolla di Roma, il misterioso quanto celebre street artist di Bristol è celebrato con la mostra "War, Capitalism & Liberty" che comprende 150 opere tra dipinti originali, stampe, sculture e oggetti rari provenienti da collezioni private e mai strappati alla strada.
Le immagini esposte non possono lasciare indifferenti gli spettatori poichè mostrano la dura critica dell’artista alla guerra e al capitalismo.
 Kids on Guns (che può essere considerata immagine simbolo della mostra) raffigurando due bambini che, su una montagna di armi e macerie, stringono tra le mani un palloncino a forma di cuore ci fa riflettere sugli orrori della guerra ma allo stesso tempo veicola un messaggio di speranza. 

Più cruda è l’opera che rappresentano una famiglia al mare dove, al posto del volto del bambino c’è il mirino di un fucile che fa capire che la scena è rappresentata dal punto di vista di un cecchino e ancora l’immagine della bambina di Saigon in fuga dal bombardamento americano che sembra trascinata con forza dal clown del McDonald’s e da Mickey Mouse. 

Ironiche sono invece le opere che hanno per protagonisti i ratti e le scimmie, i topi come afferma l’artista “Esistono senza permesso, sono odiati, braccati e perseguitati, vivono in silenziosa disperazione tra la sporcizia. E tuttavia sono in grado di mettere in ginocchio intere civiltà. Se sei sporco, insignificante e nessuno ti ama. Allora sono i topi il tuo modello”. 

Le  scimmie invece ci guardano da tutti gli angoli della sala a loro dedicata affermando con decisione “Laugh now but one day we’ll be in charge”.
La mostra si chiude con il tema della libertà; qui ritroviamo il palloncino a forma di cuore che vola libero verso il cielo dalle mani di una bambina in numerose versioni di "Girl with balloon" e  "Love is in the air" dove un contestatore al posto di un masso lancia un mazzo di fiori.  La mostra sarà aperta fino al 4 settembre.