mercoledì 16 novembre 2016

Roma a porte aperte: siate i benvenuti!


È in corso in questo mese di novembre l’iniziativa “Palazzi di Roma a porte aperte”, ideata e realizzata dall’organizzazione Turismo Culturale Italiano, che si occupa di promuovere la conoscenza e la fruizione dei luoghi soliti e insoliti del nostro patrimonio artistico. A quest’ultima categoria appartiene il palazzo che ho potuto visitare in questi giorni, una vera chicca, uno di quegli edifici davanti ai quali, o intorno ai quali, vista la mole, si passa davanti senza prestare la giusta attenzione, sto parlando di Palazzo Orsini Taverna, in via di Montegiordano.










Il Palazzo Orsini Taverna nasce nel tredicesimo secolo per ospitare la potente famiglia degli Orsini e la loro corte, e nasce già come grande “insula” o piccolo “feudo”, un’agglomerazione di spazi e funzioni sulla strategica collina nell’ansa del Tevere. Nei secoli eredi e acquirenti si impegnarono per mantenere e aumentare il prestigio del luogo, da qui l’ala barocca, la biblioteca che divenne poi il nucleo iniziale della biblioteca vaticana, le corti interne e i giardini, le cappelle, le varie annessioni.


Un luogo ricco di storia, che intreccia la storia di Roma, da quando nel medioevo gli Orsini si spartivano il controllo della città con il papa e i Colonna, alla storia rinascimentale italiana, quando Beatrice Orsini sposa Lorenzo il Magnifico e il palazzo ospita studiosi e letterati fiorentini, fino all’epoca barocca in cui la famiglia Gabrielli lo rinnovò con lo sfarzo tipico dell’epoca, apprezzato qualche secolo dopo dai missi napoleonici.






Ad oggi il complesso è abitato, è sede di attività commerciali e piccole università, mantiene ancora il fascino dell’enclave urbana, dell’oasi silenziosa e un po’ esclusiva nell’affollato centro storico, non è un caso che Sorrentino abbia scelto il cortile d’ingresso per una delle scene finali de La Grande Bellezza.



Tutte le informazioni sul calendario delle visite e le prenotazioni qui.




Alessandra Florio

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