
Sono una assidua frequentatrice di mostre, ho speso un incalcolabile
numero di ore a guardare opere, installazioni, quadri, sculture, fotografie e
video, eppure in tanti anni di appassionata ricerca non mi era ancora capitato
di trovare una mostra come quella su Zerocalcare… una mostra in cui si ride!
Si ridacchia più o meno sotto i baffi mentre si leggono le
storie del blog o si guarda la video intervista in cui Michele Rech stesso
racconta la genesi della mostra e le sue aspettative.

L'atmosfera è data dal
sottofondo punk romano anni '90 e non si può che sentirsi a casa, come se si
stesse sul divano a leggere l'ultima graphic novel del proprio fumettista
preferito.
La mostra inizia con una sezione bibliografica, letteralmente
un percorso "step by step" in salita attraverso le tappe salienti
della vita dell'autore e non si può non essere colpiti da come il racconto del
suo vissuto sia estremamente influenzato da fatti di cronaca italiana.
Dalla
nascita in provincia di Arezzo, un primo scherzo del destino, l'infanzia felice
tra la Francia e Rebibbia, i primi gemiti di indignazione sociale a soli 14
anni, i tragici eventi del G8 di Genova, le manifestazioni di piazza romane e
non, fino agli inizi di carriera sotto il patrocinio di un lungimirante Makkox,
per arrivare infine al milione di copie vendute solo in Italia.

Le sezioni sono 4: Pop, Tribù, Nonreportage, Lotte e
Resistenze. Sono esposti i disegni originali delle tavole del blog (che anche
se ormai sappiamo a memoria è sempre un piacere rileggere), le locandine di
concerti, serate, manifestazioni dei centri sociali più attivi in giro per l'Italia.
Regnano sovrani gli elementi di quella cultura pop anni '90-2000 che volenti o
nolenti ci accumunano tutti e grazie i quali leggere le strisce di Zerocalcare
da un po’ la sensazione di chiacchierare con un amico di vecchia data.

Insomma, che siate o meno divoratori di fumetti, amanti
della scena punk, attivisti politici, ritroverete di sicuro qualcosa che vi
riguardi, che vi interessi e che vi faccia ridere.
Cronaca di un successo
annunciato.
Alessandra Florio