venerdì 15 novembre 2013

Tanti auguri National Geographic! "La grande avventura" in mostra per festeggiare i suoi primi 125 anni

Roma festeggia i 125 anni del National Geographic, e contestualmente anche i 15 anni del National Geographic Italia, con  una spettacolare mostra al Palazzo delle Esposizioni; era infatti il 1888 quando un gruppo di 33 uomini, riuniti al Cosmos Club di Washington, fondò la National Geographic Society con l’obiettivo di  diffondere la conoscenza geografica.

In mostra si potranno ammirare 125 foto, ciascuna per ogni anno di storia del NG, per ripercorrere le tappe salienti di un lungo viaggio, tra avventure, passioni per civiltà e luoghi lontani, amore e rispetto per qualsiasi forma di vita.
Lo spettatore visitando le sale del Palazzo delle Esposizioni avrà la sensazione di essere il protagonista di quei viaggi che lo condurranno sulla cima dell’Everest, sui fondali dell’Oceano Pacifico, tra le raffinate atmosfere del Giappone immortalate da una foto del 1900 colorata a mano.

Ci sembrerà di essere di fronte ad una giovane donna filippina dallo sguardo intenso, che tiene il figlioletto addormentato in una fascia legata alla schiena, di sentire il ritmo della danza dei bastoni di un’isolana della Micronesia agghindata con fiori di ibisco o di passeggiare tra i colorati bazar di Gerusalemme.
D’un tratto ci troviamo dentro una tenda insieme ad una famiglia lappone che prepara il pranzo o ancora siamo impressionati da un mahout che, reggendosi ad una corta zanna, lava i denti del suo elefante.

Le immagini più toccanti sono quelle in cui uno scimpanzé neonato accarezza la mano della primatologa Goodal 


o quella che immortala un dolce sguardo di Dian Fossey tra i gorilla; la donna infatti non andava molto d’accordo con le persone ma, come recita il suo epitaffio, “nessuno amava i gorilla più di lei”.

Siamo affascinati dalle immagine dei pesci pipistrello, dai colibrì tra fiori variopinti, dal babbuino del Parco Nazionale del Semien che mostra i suoi canini pronunciati, dal macaco del Giappone che pulisce la sua compagna e dai cavalli selvaggi che in Spagna combattono per la supremazia.

Il percorso della mostra si conclude con gli “Scatti Epici”; le foto più rappresentative di questa sezione sono, quella che ritrae i bambini della tribù Luvale, in Zambia, intenti a salutare l’alba con canti e percussioni, quella dei pescatori dello Sri Lanca che, aggraziati come aironi, pescano appollaiati su pali di legno, la tenera immagine di un piccolo orango che, dentro un bacile, spaventato dalla schiuma che gli sfiora le zampette, si aggrappa ad un bimbo, e l’immagine di un neonato che, in Mali, dorme tra la madre e il fratellino, coperto solo da un velo di sabbia. Infine  restiamo incantati di fronte all’immagine di un mistico sufi che, con una mano rivolta verso il cielo, l’altra verso la terra, ruota al ritmo di inni sacri, nella scuola dei dervisci.
Voltandosi, prima di uscire dall’ultima sala del Palazzo delle Esposizioni, lo spettatore non potrà rimanere indifferente al ritratto della ragazza afgana il cui sguardo “ha lasciato basito un mondo occidentale disattento”.




Anna Carla Angileri


(articolo tratto da http://bit.ly/1bsLLXd)



La mostra resterà aperta fino al 2 marzo.

Orario:
Martedì, mercoledì, giovedì: 10.00 - 20.00
Venerdì, sabato: 10.00 - 22.30
Domenica: 10.00 - 20.00
L'ingresso è consentito fino a un'ora prima dell'orario di chiusura
Lunedì: chiuso 

Biglietti: 
intero € 7,50
ridotto € 6,00



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