giovedì 19 marzo 2015

Libri Come...Maestri!

"Libri come - La Scuola" l'ultima, cronologicamente parlando, manifestazione culturale svoltasi all'Auditorium Parco della Musica non ha deluso le alte aspettative che un programma con tali eventi e tali ospiti ha suscitato.
Svoltasi dal 12 al 15 marzo, voleva essere una serie di incontri e attività didattico-divulgative sul tema della scuola: l'insegnamento, l'apprendimento, i programmi, le proprie esperienze. 
















In particolare, un ciclo di incontri chiamato "I miei maestri" ha portato grandi Maestri del calibro di Umberto Eco, Tullio De Mauro, Dacia Maraini, Andrea Camilleri, Dino Zoff e Luis Sepulveda (quest'ultimo incontro purtroppo annullato per problemi di salute dello stesso) a raccontarsi e raccontare delle loro esperienze scolastiche e di quelle che sono state le figure educative di riferimento.

Con molta emozione ho ascoltato Umberto Eco parlare di filosofia, di insegnamento e delle sue molte esperienze nei vari campi della divulgazione. Essendo lui un mio maestro e avendo i suoi libri accompagnato e alleggerito molte mie giornate, sono stata incantata dalle sue parole, dalla sua energia, dal trasporto con cui rimproverata ogni piccolo refuso ai rassegnati interlocutori, dalla lucidità con cui passava da nozioni filosofiche a ricordi vecchi decine di anni.






L'incontro ha presentato al pubblico un nuovo manuale di filosofia per licei e corsi universitari, scritto da Eco e Riccardo Fedriga, un manuale che tratta di filosofia, storia, letteratura, scienza, arte... Un migliaio di pagine di conoscenza a 360° per stimolare l'interesse dello studente e dare un'idea unitaria della cultura, non frammentata in comparti ideologici.






Altro incontro che non potevo perdere è stato quello a due voci con Tullio De Mauro e Dacia Maraini, due personalità con percorsi formativi e professionali diversi, ma che possono facilmente incontrarsi, proprio in nome di quell'unità del Sapere appena menzionata.
Prima l'uno, poi l'altra hanno raccontato i loro ricordi scolastici e parlato di maestri di scuola, di Maestri con la M maiuscola e di maestri "orizzontali", ovvero amici, compagnie, persone non famose ma importanti per un motivo o per l'altro nella crescita di ognuno.

Lucidità, leggerezza e simpatia hanno fatto letteralmente volare un'ora e mezza di "chiacchierata" in cui si è passati dagli argomenti più diversi, conclusa alla perfezione con gli ultimi versi di questo sonetto del Belli e dall'inaspettato piacere di sentir parlare De Mauro in romanesco!


Alessandra Florio








ER MERCATO DE PIAZZA NAVONA

    Ch'er mercordì a mmercato, ggente mie,
Sce ssiino ferravecchi e scatolari,
Rigattieri, spazzini, bbicchierari,
Stracciaroli e ttant'antre marcanzie,
    Nun c'è ggnente da dì. Ma ste scanzie
Da libbri, e sti libbracci, e sti libbrari,
Che cce vienghen'a ffà? ccosa sc'impari
Da tanti libbri e ttante libbrarie?
    Tu ppijja un libbro a ppanza vòta, e ddoppo
Che ll'hai tienuto pe cquarc'ora in mano,
Dimme s'hai fame o ss'hai maggnato troppo.
    Che ppredicava a la Missione er prete?
"Li libbri nun zò rrobba da cristiano:
Fijji, pe ccarità, nnu li leggete."
                                            20 marzo 1834
                Giuseppe Gioachino Belli, Sonetti

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