lunedì 19 ottobre 2015

Tissot: il pittore della Belle Epoque in mostra al Chiostro del Bramant

Il Chiostro del Bramante celebra James Tissot; il pittore della Belle Epoque.
Mademoiselle L. L.

La mostra si apre con l'autoritratto dell'artista che, con lo sguardo sicuro di sé, sembra volerci invitare a conoscere l'alta borghesia del suo tempo che egli tanto amò ritrarre. Visitando le sale del Chiostro, infatti, ci troviamo di fronte a donne elegantissime che sfoggiano abiti e accessori alla moda come Mademoiselle L. L. che, nonostante l'espressione un pò annoiata, é ritratta in un ambiente raffinato e indossa un bellissimo vestito di satin nero e una deliziosa giacca rossa decorata da piccoli pon pon.
Anche un dipinto che sembra mostrare la religiosità delle donne diventa per Tissot un modo per esaltare l'eleganza ottocentesca; Il Confessionale, infatti, mostra una donna che ha appena confessato i suoi peccati, ma lo spettatore non può far altro che essere incantato dall'eleganza del suo bel soprabito di velluto, all'estrema sinistra del dipinto é visibile un modaiolo mantello scozzese che suggerisce l'arrivo di un'altra donna che chiede perdono per i propri peccati. 
Trasferitosi a Londra l'artista non potrà esimersi dal ritrarre costumi e amori dell'Inghilterra vittoriana. In opere quali il Ponte del Calcutta e La figlia del capitano il pittore ci mostra  come le donne ritratte tra rouches, ventagli e cappellini alla moda siano oggetto delle attenzioni, spesso poco nobili, degli uomini che le circondano. 
La figlia del capitano

La dama con l'ombrello
Un'opera molto interessante é anche La Straniera, qui l'artista, oltre alla consueta  eleganza della mise della viaggiatrice che avanza sotto lo sguardo bramoso degli uomini, vuole porre l'attenzione verso la nuova conquista delle donne che girano liberamente il mondo da sole. L'opera più bella é indubbiamente La dama con l'ombrello, la donna, amata dall'artista, é fasciata da uno stretto abito nero ravvivato da un fiore rosso; qui Tissot rivela la sua passione per il Giappone  sia per la presenza dell'ombrellino da sole che per il formato verticale dell'opera.


Tissot omaggia i suoi colleghi con il dipinto Le mogli degli artisti; gli artisti, tra cui si riconosce Rodin, pranzano insieme alle mogli in occasione dell'inaugurazione del Salon parigino. I tavoli apparecchiati in primo piano all'altezza dello spettatore e la donna che si gira per guardarci ci fanno sentire parte di quella festa. A chiudere la mostra é La più bella donna di Parigi; Madame Derline é ritratta al centro del dipinto e, con il suo vestito dall'ampio décolleté, impreziosito da pizzi raffinati, é desiderata dal nugolo di uomini che la circonda. Qui l'artista sembra voler dimostrare che mentre la bellezza é effimera la concupiscenza degli uomini é eterna.
La più bella donna di Parigi

Lungo il percorso della mostra un'istallazione multimediale di Fabien Iliou da agli spettatori l'illusione di trovarsi nel foyer di un teatro a discutere sul tema della bellezza. Sontuosi abiti ottocenteschi attaccati a specchi daranno la possibilità, alle donne e alle bambine che visitano la mostra, di essere protagoniste di un quadro di Tissot.

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