mercoledì 19 marzo 2014

FRIDA KAHLO: Scuderie del Quirinale 20 Marzo- 31 Agosto 2014

Autoritratto con abito di velluto (1926)
Il 20 Marzo, alle Scuderie del Quirinale, si inaugura la mostra su Frida Kahlo (1907–1954), pittrice messicana esponente del movimento d’avanguardia del Surrealismo.
Ho avuto la possibilità di ammirare le opere esposte, circa 130 tra pitture e disegni, che ben si comprendono alla luce della travagliata biografia dell’autrice: l’incidente stradale che l’ha segnata a vita, il matrimonio e la separazione dal marito, l’artista Diego Rivera, la maternità mai realizzata, le innumerevoli storie extra-coniugali e il culto per il Messico a lei contemporaneo, cioè quello della Rivoluzione degli inizi del XX secolo.
Circa la metà delle opere sono autoritratti. Mi ha profondamente colpita il modo in cui Frida, in alcune opere, nasconde la sua fragilità psico-fisica, rappresentandosi dietro la maschera di donna forte e decisa dal volto impassibile e sguardo fermo, come in Autoritratto con abito di velluto (1926), utilizzando la bellezza nella sua funzione di superficie e di difesa. 
Questa bellezza, inoltre, è raccontata sia attraverso una natura feconda e lussureggiante che circonda e talvolta si fonde con la protagonista, come nel celebre Autoritratto con collana di spine e colibrì (1940), sia attraverso gli stessi abiti come in Ritratto di signora in bianco (1929).


Autoritratto con collana di spine e colibrì (1940)
Ritratto di signora in bianco (1929).

Ho notato come vi siano opere in cui la pittrice fa sì che proprio gli abiti divengano simbolo di uno status sociale, quello della  "Tehuana", come è evidente tra molti quadri nel famoso Autoritratto come Tehuana (1943).
Autoritratto come Tehuana (1943)

Ospedale Henry Ford (1932)
Il tema più scandagliato e quello che mi ha maggiormente coinvolta, però, è quello dell’Amore, declinato in molteplici sfumature. Qui emerge in toto quanto le vicende di Frida abbiano segnato il suo mondo interiore, la sua psiche. Ecco allora il bozzetto preparatorio per il più celebre dipinto Ospedale Henry Ford (1932), in cui l’Amore è visto come sofferenza e morte; mentre altrove esso appare in un tripudio di colori come Amore generatore di vita, così come raccontato nel meraviglioso dipinto Mosè o Nucleo Solare (1945). Ed infine il mio sguardo si ferma ad ammirare il dipinto L'abbraccio amorevole dell'universo, la terra, Diego, io e il signor Xolotl (1949), dove l’Amore è ora rappresentato come sentimento universale in una visione quasi trascendente.

Mosè o Nucleo Solare (1945)


L'abbraccio amorevole dell'universo, la terra,
Diego, io e il signor Xolotl
 (1949)

Non è possibile esaurire in poche righe un’artista così carismatica, tanto meno la sua arte. Posso solo dire che ciò che traspare dalla mostra è che Frida Kahlo seppe esprimere, con intensa passione, temi assoluti e fondamentali rispetto alla sensibilità dell’uomo moderno: il contrasto tra individuo e società, l’identità nazionale e il rapporto con le proprie radici, l’amore e la sofferenza.

L’accesso alla mostra è dal 20 Marzo al 31 Agosto 2014, presso le Scuderie del Quirinale.

Biglietti
Intero € 12,00
Ridotto € 9,50

Orari: 
dalla domenica al giovedì dalle 10.00 alle  23.00 venerdì e sabato dalle 10.00 alle 24.00.
L'ingresso è consentito fino a un’ora prima dell’orario di chiusura 

Per ulteriori informazionisi può consultare il sito ufficiale


Paola Cusumano

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