martedì 11 novembre 2014

Body Worlds. Il ciclo della vita

Se vi proponessi, una domenica pomeriggio, di accompagnarmi nella visita di una mostra dedicata all’anatomia del corpo umano declinereste l’invito perché poco allettante?
E fareste male perché “Body Worlds, Il ciclo della vita” non è affatto una di quelle esposizioni didattiche  che finiscono per annoiarti  dopo 5 minuti trascorsi al suo interno, piuttosto, è un percorso volto alla scoperta del nostro corpo, di tutte le sue funzioni, le sue potenzialità e le nostre “accortezze” per mantenerlo sano.

Prima di accedere al vero e proprio percorso espositivo viene introdotto il processo della plastinazione brevettato da Gunther von Hagens  che consente la conservazione di tessuti ed organi perchè sì, tutti i preparati anatomici presenti sono veri, appartenuti ad esseri viventi che hanno deciso di donare il loro corpo dopo la loro morte.

Non c’è da impressionarsi, però, perché è proprio questo che rende la mostra così affascinante! I corpi non sono manichini statici ma assumono pose dinamiche: ci sono ballerini, un giocatore di basket, uno sciatore, ecc.. e questo permette, anche a chi non si è mai cimentato in studi di medicina  o anatomia, di  comprendere  la struttura del corpo, il funzionamento degli apparati o la sinergia di muscoli, oltre a conferire all’esposizione anche una certa spettacolarità.


















Embrione alla 7a settimana.

Il percorso ha inizio, e non poteva essere altrimenti, con lo sviluppo dell’embrione mostrato nei diversi stadi di accrescimento per poi proseguire con tutti gli apparati del nostro corpo: le ossa, i muscoli, il sistema nervoso, gli organi. Tutto è corredato da pannelli illustrativi e precise, semplici didascalie che rendono l’esposizione davvero fruibile a tutti. 








Molto interessante  il confronto tra organi sani e quelli affetti da patologie oppure la possibilità di capire come avviene un particolare intervento chirurgico ed ancora la descrizione di un ictus o un infarto. Ovviamente l'attenzione di ogni visitatore sarà focalizzata sui temi che sente più vicino in relazione all'esperienza personale come le patologie o gli interventi che hanno riguardato parenti o amici.

Cuore sottoposto a sostituzione delle valvole.

Viene posta, infine, una particolare attenzione al tema della salute, della corretta alimentazione, dell’importanza di mantenere uno stile di vita sano. Le tematiche sono prettamente scientifiche, ovviamente, ma non manca un’attenzione verso spunti riflessivi più intimi suggeriti dalle citazioni di artisti e scrittori, come non mancano piccole curiosità (sapevate che Monet e Degas erano affetti da patologie della vista?).

Per quanto mi riguarda, mi sono sorpresa a tastare (involontariamente) il mio addome mentre osservavo, per la prima volta “da vicino”, quale strana forma abbia il pancreas. Sono sicuramente uscita con una maggiore consapevolezza del mio corpo, pensando a cosa sia possibile migliorare nel mio stile di vita per mantenerlo sano.




E poi un pensiero è andato anche al “ballerino” … chissà chi era nella vita e cosa faceva, magari un passo di danza non l’ha mai fatto ed ora è lì in equilibrio sulle punte. 


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La mostra è aperta fino al 12 aprile 2015, biglietto di ingresso pari a 16 euro (controlla se hai diritto a sconti qui). 
Lo spazio eventi SET di via Tirso si trova in zona Salaria, a questo link tutte le indicazioni per raggiungerlo, c'è anche un servizio navetta da Termini.
Per tutte le altre informazioni consulta il sito ufficiale della mostra.

ps: per tutti coloro che hanno già visitato l'esposizione a Roma due anni fa non aspettatevi grandi novità nel percorso espositivo che resta più o meno invariato.



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