mercoledì 15 ottobre 2014

Chi ha paura della matematica?

C'è chi li ama, chi li odia e chi ha imparato a conviverci, ma tutti, e dico tutti, non possiamo farne a meno... Si  tratta dei numeri, questi esseri impalpabili e astratti... ma non esiste nulla di più concreto! Come nel racconto di Poe "La lettera rubata", essi sono talmente sotto i nostri occhi in qualsiasi momento che è facile non vederli e non accorgersene più.


La mostra "Numeri - tutto ciò che conta da zero a infinito", al Palazzo delle Esposizioni dal 16/10 al 31/05, vuole portare i Numeri all'attenzione di tutti, mostrando innanzitutto che essi sono fisiologicamente e antropologicamente parte di noi nelle facoltà celebrali del calcolo e dell'astrazione, poi facendo un percorso dai numeri naturali ai numeri complessi, attraversando il numero aureo, il numero di Eulero, pi greco, i segni, la geometria, i frattali e le macchine calcolatrici.

















Ce n'è per tutti i gusti, cultori della materia, curiosi e scettici non potranno non divertirsi in un pomeriggio passato in questa mostra, incentrata appunto sull'idea di meraviglia, curiosità e scoperta. I vari "passaggi segreti" da una sala all'altra, i giochi interattivi, i reperti con incisioni vecchie migliaia di anni, i primissimi calcolatori, i video, edizioni uniche di libri rari e altro ancora sono stati studiati per questo!

Un'esposizione su questo tema è un uniqum internazionale che si spera potrà essere esportato presto all'estero, le aspettative verso le scuole sono alte, la mostra durerà l'intero anno scolastico e i bambini avranno modo di scoprire, giocare e imparare. Essendo alla base dello sviluppo scientifico, tecnologico e occupazionale, renderli piacevoli e accessibili significa incoraggiare tutto questo e favorire giovani menti.

Come ha spiegato il prof Claudio Bartocci nella conferenza stampa d'apertura, se dopo una insigne tradizione di scuola matematica gli studenti italiani sono ai più bassi livelli delle graduatorie europee la causa è dovuta all'insegnamento: "Non si può pensare che si possa imparare la musica studiando per 5 anni solo solfeggio e scale musicali, bisogna mettere le mani sullo strumento; così è la matematica, non possiamo pensare che gli studenti imparino dalle aride definizioni alla quale la materia è ridotta", questa è l'occasione giusta per tornare ad imparare la matematica come avremmo dovuto fare, curiosando, meravigliando, divertendoci.

Alessandra Florio


















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