sabato 11 ottobre 2014

Memling: Rinascimento Fiammingo


Dall' 11 Ottobre 2014 al 18 Gennaio 2015, le Scuderie del Quirinale ospitano la più ampia mostra, mai vista in Italia, su Hans Memling.
Poco noto al vasto pubblico odierno, il pittore del Quattrocento fiammingo è molto apprezzato dall’alta borghesia italiana del XV secolo, trasferitasi a Bruges per gestire i rapporti commerciali e finanziari con il paese dalla più grande produzione di manufatti tessili pregiati a quell’epoca.
Della pittura fiamminga, i committenti italiani apprezzano il tema del paesaggio e l’utilizzo della tecnica ad olio che conferisce alle opere realismo e colori vivaci.
Ma l’ammirazione che essi hanno per Memling si riconduce anche e soprattutto al merito di aver introdotto nella ritrattistica il paesaggio sullo fondo. Sono allora numerose le richieste di ritratti di piccole dimensioni, che ben si prestano sia a comunicare il desiderio di protagonismo e l’ambizione del committente sia ad essere importati in Italia ed apprezzati dall'alta borghesia.

Ritratto di uomo con moneta romana
Tra i molti si possono citare il ritratto dell’umanista e diplomatico veneziano Bernardo Bembo, raffigurato in Ritratto di uomo con moneta romana, e il Trittico di Benedetto Portinari, influente bancario italiano a Bruges.










Oltre ai ritratti, una seconda e diversa tematica è la sfera religiosa.
Madonna col Bambino e due angeli





Cristo benedicente
I soggetti vengono raffigurati in singoli quadri, ma più generalmente in trittici di grandi dimensioni, dove, per la prima volta, la narrazione appare continua seppur nella divisione fisica dei pannelli. Mostriamo un Cristo benedicente e una Madonna col Bambino e due angeli musicanti: se nel primo compare il fondo scuro che conferisce maggior forza al ritratto, nel secondo il paesaggio sullo sfondo ha il compito di rendere l’opera più realistica.
Sono soluzioni entrambe presenti nella tradizione fiamminga e che continuano a convivere senza incongruenza.

Madonna col Bambino
In Italia l’opera di Memling è recepita sia grazie all’importazione di opere d’arte per mano dei committenti sia attraverso artisti italiani migrati nelle Fiandre ad apprendere i segreti dell’arte fiamminga e poi tornati arrichiti di un notevole bagaglio culturale. Avviene così che Memling viene imitato in Italia da Bernardino Luini che nel 1500 ritrae una Madonna col Bambino, rifacendosi a quella dipinta dall'artista d’oltralpe nel 1485 e qui riproposta; o dal Ghirlandaio, che nel 1490 dipinge un Cristo benedicente, ispirandosi palesemente a quello sopra menzionato, realizzato nel 1485.

L’influenza di Memling sul Rinascimento italiano è dunque molto rilevante e lascia il segno in autori che riprendendolo e rielaborandolo creeranno opere geniali.
Come sarebbe stata, qualche decennio dopo, la Gioconda senza Memling, che ha introdotto in Italia il paesaggio sullo sfondo ? Ci avete mai pensato ?
L’arte di Hans Memling non può esaurirsi in poche righe: altre ed importanti opere sono esposte alle Scuderie del Quirinale come La Passione di Cristo, Il Trittico di Jan Crabbe e il Trittico Moreel, accompagnate dai dipinti di autori fiamminghi quali Van Eyck e Van der Weyden e italiani quali Botticelli e il Ghirlandaio tra tutti.
I dettagli della mostra sono consultabili qui

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