lunedì 13 ottobre 2014

Due passi nella Roma sotterranea

Tanto  è bella, luminosa e variegata la Roma “in superficie”, tanto è nascosta, misteriosa e sorprendente la Roma sotterranea. Oltre alle catacombe e ai mitrei che quasi ogni chiesa possiede nelle proprie viscere, c’è un’altra città sotto quella che vediamo ogni giorno!


Stamattina ho visitato per la prima volta l’Insula del Vicus Caprarius, in via del Puttarello 25. Si tratta di un complesso edilizio di epoca neroniana (55-68 d.C.) ritrovato grazie ai lavori di ristrutturazione del Cinema Trevi, inizialmente insula, poi domus signorile, infine vano del serbatorio idrico dell’acquedotto vergine, quello che alimenta la fontana di Trevi! Si scende a -8m e si percorrono dall’alto gli ambienti emersi, sono visibili i reperti ritrovati (cocci, anfore stucchi), e si comprende l’appellativo di “Città dell’acqua” guardando il rivo sgorgare da un muro, scorrere per un breve tratto e sparire di nuovo nelle viscere del sottosuolo.







Un altro gioiellino nascosto è la Crypta Balbi, in via delle Botteghe Oscure, dove si può passeggiare tra i resti del teatro di Balbo e di ciò che nel tempo vi è stato costruito sopra. Una bella testimonianza della Roma antica e medievale e di una continuità temporale raramente visibili in altri luoghi, viste le poche testimonianze medievali rimaste.



Un’altra curiosità, che pochi conoscono, è l’Excubitorium della VII Coorte dei Vigiles a Trastevere, vicino piazza Sonnino. Si tratta della più antica caserma dei vigili del fuoco pervenutaci, l’alzato è ancora intatto e nascosto a -10m sotto il livello stradale. Purtroppo non è attualmente visitabile perché l’incuria ha fatto sì che venisse dichiarato inagibile e, benché ci si stia provando, la strada della musealizzazione è ancora lunga…





Alessandra Florio 

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