domenica 19 ottobre 2014

Foro di Augusto: duemila anni dopo

Ore nove di una calda sera di Ottobre. Roma, Foro di Augusto. Oggi, anzi no, duemila anni fa. Seduta sugli spalti, audio guida in cuffia, assisto a una spettacolare ricostruzione del Foro, letteralmente proiettata su quell’antico quanto sottile e resistente muro che ancora oggi, dopo venti secoli, separa il Foro dalla Suburra.

Si tratta dell’evento "Foro di Augusto: duemila anni dopo”, creato all'interno del Progetto per la celebrazione del Bimillenario della morte dell’imperatore.
Le voci di Piero Angela e Paco Lanciano mi accompagnano in un affascinante viaggio nella Roma del tempo di Augusto e nelle vicende del suo Foro.

Grazie all'ausilio di tecniche ricostruttive combinate con l’analisi dei reperti rinvenuti e ancora in situ, mi ritrovo a salire - come gli antichi sacerdoti - le gradinate del tempio di Marte Ultore, qui illuminate;
a vedere innalzarsi l’intero colonnato del tempio dai pochi resti pervenuti; a camminare –come un qualunque romano dell’epoca - lungo i porticati del Foro; ad assistere – quasi - ai processi che si tenevano nei tribunali; a godere della visione di pavimenti marmorei, statue, decorazioni parietali: ciò che giace inerme al suolo all'improvviso prende vita, si moltiplica e si fa unità di forme e colori.








Strabiliante a tal proposito la decorazione dell’ambiente che accoglieva la statua colossale del Genius Augusti: migliaia di frammenti d’intonaco dipinto si ricompongono graficamente come un grande puzzle restituendo in un baleno un'unica grande parete; e strabiliante la statua stessa del genio tutelare, ricostruita nella sua - potremmo dire - interezza multimediale, dall'impronta di un piede nel terreno e da qualche frammento.

E il viaggio non si ferma qui: mi accompagna nelle secolari trasformazioni dell’area dal medioevo all'età contemporanea. Ecco allora il Foro spogliato di colonne e statue, poi utilizzato come campo per pascere, in seguito ospite di un convento, nel luogo dove sorgeva il tempio, e infine della Casa dei Cavalieri di Malta, ancor oggi lì – musealizzata e visitabile - .
Un viaggio decisamente rivitalizzante, ricco di informazioni ma non semplice documentario. Un viaggio, che è scoperta entusiasmante, un filmato di azione e animazione incredibile, un evento che consiglio vivamente e a cui si ha la possibilità di partecipare fino al 2 Novembre.

Tutte le informazioni qui.

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